PER UNA SCUOLA INCLUSIVA - a.s. 2017/2018

Categoria: Laboratori
Pubblicato Mercoledì, 13 Giugno 2018 15:36

La didattica laboratoriale fa bene a tutti perché:
1. Toglie l’insegnante dal ruolo di “dispensatore di sapere” per renderlo “organizzatore di contesti” in cui i protagonisti diventano gli alunni
2. Permette a chiunque di esprimere se stesso in maniera personale e creativa (se non sono bravo con le parole, posso usare l’arte, se non sono capace di muovermi bene, posso usare la musica, se non so dire con la voce posso farlo con il corpo…)

3. Annulla l’idea di un target di performance sufficiente da raggiungere: nel laboratorio non c’è un giusto e uno sbagliato, l’alunno capace e l’incapace, perché tutto ciò che ciascuno porta, fa, esprime ha valore e trova senso
4. Fa entrare nella scuola i vissuti di tutti, le esperienze, l’autobiografia, l’identità
5. Ricorda ad insegnanti e studenti che a scuola ci sono anche le storie personali, le emozioni e i corpi, oltre che i pensieri e la logica
6. Valorizza le relazioni e lo scambio alla pari tra tutti i partecipanti (docenti, educatori  e alunni)
7. Crea competenze e sapere a partire dall’esperienza vissuta e condivisa
8. Usa i contenuti portati dagli studenti per costruire insieme la lezione
9. Stimola e valorizza tutte le intelligenze della persona, promuovendo  una pluralità di linguaggi
10. Aumenta il benessere personale e di gruppo  in un clima di scambio creativo ed intenso 

LABORATORIO “Insieme è più BELLO” – Prof.ssa Chiara Baldini
Nel laboratorio “Insieme è più bello” abbiamo usato l’autobiografia e il role-playing per arricchire il linguaggio emotivo dei ragazzi e promuovere la consapevolezza sentimentale e relazionale. Mentre facevamo questo, ci siamo accorti che i nostri alunni più fragili esprimevano un bisogno comune non soltanto di sentirsi ascoltati, ma soprattutto di “sentirsi capaci” e di abbandonare i vissuti di sconfitta e svantaggio, che spesso la didattica classica finisce per provocare. Partendo da qui, abbiamo dato vita ad un percorso tutto nuovo centrato sulla valorizzazione degli interessi e dei talenti, i cui materiali e contenuti sono stati, di volta in volta, proposti dai ragazzi stessi. I risultati ottenuti sono tutti riassumibili nella frase scritta dagli alunni sullo striscione di fine laboratorio: “ C’è un mondo di motivi per essere felici”.

LABORATORIO “EmozionARTI” – Prof.ssa M.Teresa Carossa
Il laboratorio “EmozionARTI” si è svolto dal mese di ottobre al mese di giugno e ha abbracciato, attraverso le più svariate tecniche artistiche, emozioni e sentimenti degli alunni partecipanti.  Partendo dal concetto di creatività come ricerca di varianti, di laboratorio come luogo, spazio, tempo e occasione per la costruzione della conoscenza attraverso la sperimentazione, gli alunni hanno costruito il proprio percorso espressivo. Attraverso la metodologia della didattica attiva e dell’apprendimento attraverso il fare, il fine del laboratorio è stato il suo procedimento, nell’imparare a imparare e non certo nel prodotto finale.

LABORATORIO “COmusicando” – Prof.ssa Alessandra De Vincenzi
Concretizzare un’emozione, conoscerla mediante l’esperienza musicale, motoria e grafica  favorisce l’uso creativo dell’emozione stessa . Essa diventa materia ludica e storia collettiva.
La finalità del progetto è incentivare la comunicazione, l’espressione di sé e degli stati affettivo emozionali. Mediante il canale musicale si possono favorire la socializzazione, la relazione e stimolare la capacità espressiva, attentiva e quella di concentrazione. Corpo, voce e strumenti musicali divengono ambienti di apprendimento e tramiti nella relazione con l'altro.  Il vero incontro tra uomo e suono può avvenire solo se l'oggetto sonoro  viene associato ad uno sfondo contestuale. In questa spazio, detto "area transizionale" le forme musicali e la vita mentale si trovano. Sempre in quest'area ha luogo l'identità sonora unica di ciascun individuo, risultato della struttura psichica di base e delle esperienze affettive e culturali.